Benoît Martiny Band & The Grand Cosmic Journey
Moons of Uranus
Badass Yogi Productions, 2020

Moons of Uranus è il sesto disco del gruppo olandese.

La Benoît Martiny Band è un gruppo nato nel 2004 in Olanda e formato dal leader alla batteria, Sandor Kem  al basso elettrico, Jasper van Damme e Joao Driessen ai sassofoni e Frank Jonas alla chitarra.

Nel corso degli anni la band si è caratterizzata per una originale miscela di jazz, space-rock, avanguardia, blues e psichedelia, realizzando sei album e 2 DVD, oltre a creare una versione ampliata del gruppo chiamata “The Grand Cosmic Journey” che vede i musicisti interagire con ospiti sempre differenti. 

Il nuovo disco, pubblicato lo scorso 15 ottobre, è stato registrato live alla Filarmonica del Lussemburgo e vede aggiungersi alla formazione base Jean Bermes alla voce, Renata van der Vyver alla viola, Michel Pilz al clarinetto basso, Itaru Oki a tromba, flicorno e flauto, Steve Kaspar ai paesaggi elettronici e Leon den Engelsen alle tastiere.

Ancora una volta l’ensemble esplora un mondo sonoro realizzato senza barriere stilistiche: emblematica (e programmatica nel titolo)  la traccia di apertura The World Goes To Shit But Still You Play That Jazz, un torrido e muscolare brano dal groove blues con sezioni dei sax in stile big band e interludi reggae. Space Express è costruita tra suoni orientali e psichedelia pura, mentre Attack of the Martian Nazis è sostanzialmente un lungo assolo di batteria. 

Stardate 2020 esplora i territori modali cari al jazz-rock, con una bella chitarra satura in primo piano e la voce (quasi umoristica) che doppia la viola, mentre Kaspar’s Dream è un brano funk caratterizzato dai bei riff delle ance. Interessante la conclusiva The Moons of Uranus, senza dubbio la traccia più zappiana nel tema e negli sviluppi.

Un album particolarmente originale, senza limiti, che piacerà sicuramente (ma non solo) a chi considera il jazz come la massima forma di creatività. 
(EM)