“Eyes on fire”, il nuovo singolo di Max Rumiano Project feat. Flowher
5 novembre 2021
“Eyes on fire” è il nuovo singolo del tastierista e compositore Massimo Rumiano, pubblicato il 22 ottobre 2021 via Blue Mama Records su tutte le principali piattaforme di streaming e download digitale. Da oggi, in esclusiva su JazzEspresso, l’artista rende disponibile su YouTube il video ufficiale del brano.
Partiamo dalle origini, com’è nato il brano “Eyes on fire”?
A dire il vero in origine questo brano era abbastanza differente dalla sua attuale forma. Solitamente inizio a costruire da un beat o da un giro di accordi, ma in questo caso mi sono mosso intorno a un motivetto melodico che è poi diventato parte del ritornello. Intendevo comunque intraprendere la direzione della ballata RnB, ma il mood originario aveva una caratterizzazione più ruvida.
Parliamo ora del featuring: come hai scelto a chi affidare la scrittura del testo?
L’idea di collaborare ogni volta con persone differenti mi stuzzica. Avevo già apprezzato le doti vocali e compositive di Flowher nel singolo “Blame it on you” di Manuele Morlacco ed ho deciso di esplorare questa possibilità. Lei si è dimostrata molto disponibile e coinvolta nel progetto, tanto da revisionare più volte il suo lavoro prima di presentarmi la versione definitiva. Appena ho sentito la bozza mediante vocale su Whatsapp mi sono detto, “questa è una bomba” ed ho deciso di lavorarci a fondo fino ad arrivare alla versione che è stata pubblicata. Un’altra menzione va alla persona che ha suonato il basso elettrico, Antoine Katz, un ragazzo francese che vive a Los Angeles da una decina d’anni e che ho conosciuto personalmente tempo fa in quanto membro del trio di Julian “J3PO” Pollack, mio riferimento assoluto per quanto riguarda la composizione e la produzione musicale. Con lui ho avuto un’ottima esperienza per quanto riguarda i livelli di professionismo comuni nell’area della West Coast americana.
A dire il vero in origine questo brano era abbastanza differente dalla sua attuale forma. Solitamente inizio a costruire da un beat o da un giro di accordi, ma in questo caso mi sono mosso intorno a un motivetto melodico che è poi diventato parte del ritornello. Intendevo comunque intraprendere la direzione della ballata RnB, ma il mood originario aveva una caratterizzazione più ruvida.
Parliamo ora del featuring: come hai scelto a chi affidare la scrittura del testo?
L’idea di collaborare ogni volta con persone differenti mi stuzzica. Avevo già apprezzato le doti vocali e compositive di Flowher nel singolo “Blame it on you” di Manuele Morlacco ed ho deciso di esplorare questa possibilità. Lei si è dimostrata molto disponibile e coinvolta nel progetto, tanto da revisionare più volte il suo lavoro prima di presentarmi la versione definitiva. Appena ho sentito la bozza mediante vocale su Whatsapp mi sono detto, “questa è una bomba” ed ho deciso di lavorarci a fondo fino ad arrivare alla versione che è stata pubblicata. Un’altra menzione va alla persona che ha suonato il basso elettrico, Antoine Katz, un ragazzo francese che vive a Los Angeles da una decina d’anni e che ho conosciuto personalmente tempo fa in quanto membro del trio di Julian “J3PO” Pollack, mio riferimento assoluto per quanto riguarda la composizione e la produzione musicale. Con lui ho avuto un’ottima esperienza per quanto riguarda i livelli di professionismo comuni nell’area della West Coast americana.
Il video ufficiale è molto particolare, come ti è venuta questa idea?
Il video rappresenta lo sbocco di un’altra mia passione, la grafica, in questo caso la grafica 3D. La scena è ambientata in una città futuristica dalle venature cyberpunk, richiamate anche un po’ dalla deriva elettronica del ritornello. La società degli androidi simboleggia la nostra società dedita agli stereotipi e alle convezioni sociali, infatti molti sono simili fra loro e sono accomunati dal colore degli occhi giallo. Fra questi ve n’è una un po’ spaesata che non riesce veramente a integrarsi in quel mondo. Questo suo essere “fuori posto” è rimarcato dal colore azzurro elettrico degli occhi. Dopo qualche girovagare incontra finalmente una figura che si distingue per il suo stesso colore degli occhi e con la quale ha un’intesa immediata. Ciò sta a significare che, proprio perché la maggior parte delle persone che ci transitano a fianco si comporta spesso secondo alcuni dettami, può volerci un po’ di tempo prima di trovare il proprio posto. Inoltre entrambe le protagoniste hanno volutamente fattezze femminili in quanto, volendo proseguire con questa chiave di lettura, è importante potersi sentire liberi di esprimere il proprio orientamento.
Hai in programma altre release nel breve periodo?
Sì, il prossimo dicembre uscirà il mio secondo EP sotto Blue Mama Records (“Soul Tracks vol.2”) tramite il quale vi farò ascoltare il frutto di vecchie e nuove collaborazioni. Vi saranno nuovamente tracce cantate ed altre strumentali in un mix di RnB, Soul, Chillhop e tutto ciò che ne deriva.
Nei tuoi brani si sentono molte sfumature tra Lo-Fi, NeoSoul e R&B. Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Oltre al già citato J3PO (che tra l’altro ha curato Mix e Master di un mio brano di prossima uscita) sono sempre presenti i capisaldi del genere come Robert Glasper, D’Angelo, Moonchild per passare a (relativamente) nuove leve come Tom Misch, Rob Araujo, Anomalie, Kiefer etc. Senza contare inoltre le playlist di Chillhop e LoFi che divoro avidamente quasi ogni giorno nelle quali spiccano Ian Ewing, L’indécis, Sadtoi e via dicendo.
Il video rappresenta lo sbocco di un’altra mia passione, la grafica, in questo caso la grafica 3D. La scena è ambientata in una città futuristica dalle venature cyberpunk, richiamate anche un po’ dalla deriva elettronica del ritornello. La società degli androidi simboleggia la nostra società dedita agli stereotipi e alle convezioni sociali, infatti molti sono simili fra loro e sono accomunati dal colore degli occhi giallo. Fra questi ve n’è una un po’ spaesata che non riesce veramente a integrarsi in quel mondo. Questo suo essere “fuori posto” è rimarcato dal colore azzurro elettrico degli occhi. Dopo qualche girovagare incontra finalmente una figura che si distingue per il suo stesso colore degli occhi e con la quale ha un’intesa immediata. Ciò sta a significare che, proprio perché la maggior parte delle persone che ci transitano a fianco si comporta spesso secondo alcuni dettami, può volerci un po’ di tempo prima di trovare il proprio posto. Inoltre entrambe le protagoniste hanno volutamente fattezze femminili in quanto, volendo proseguire con questa chiave di lettura, è importante potersi sentire liberi di esprimere il proprio orientamento.
Hai in programma altre release nel breve periodo?
Sì, il prossimo dicembre uscirà il mio secondo EP sotto Blue Mama Records (“Soul Tracks vol.2”) tramite il quale vi farò ascoltare il frutto di vecchie e nuove collaborazioni. Vi saranno nuovamente tracce cantate ed altre strumentali in un mix di RnB, Soul, Chillhop e tutto ciò che ne deriva.
Nei tuoi brani si sentono molte sfumature tra Lo-Fi, NeoSoul e R&B. Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Oltre al già citato J3PO (che tra l’altro ha curato Mix e Master di un mio brano di prossima uscita) sono sempre presenti i capisaldi del genere come Robert Glasper, D’Angelo, Moonchild per passare a (relativamente) nuove leve come Tom Misch, Rob Araujo, Anomalie, Kiefer etc. Senza contare inoltre le playlist di Chillhop e LoFi che divoro avidamente quasi ogni giorno nelle quali spiccano Ian Ewing, L’indécis, Sadtoi e via dicendo.
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