Muriel Grossman
Union
Dreamland, 2021

Si intitola Union il nuovo album della sassofonista australiana Muriel Grossman.

Apprezzata e talentuosa sassofonista australiana, Muriel Grossman – oltre ad aver sviluppato una luminosa carriera solista – ha suonato nel corso del tempo con musicisti come Joachim Kühn, Christian Lillinger, Robert Landfermann, Wolfgang Reisinger e molti altri.

Il 2 novembre 2021 Dreamland ha pubblicato il suo nuovo album Union, registrato in compagnia del suo quartetto che vede Radomir Milojkovic alla chitarra, Llorenç Barceló all’Hammond e Uros Stamenkovic alla batteria. Immaginate di trovare la Delorian di Marty McFly, tornare ai primi anni 70 in qualche club di San Francisco e ascoltare qualche gruppo di space rock o jazz modale che improvvisa su lunghe vamp di accordi, con brani estesi dalle armoni povere ma ricchi di invenzioni melodiche e timbriche: ecco svelato l’affascinante mondo sonoro di Union.

Rendono interessante (ed elevano così Union dall’essere un puro disco di maniera) le parti di Milojkovic alla chitarra, che spesso aggiunge tocchi alla Pat Martino/Wes Montgomery  in contesti in cui l’approccio di chiunque altro sarebbe probabilemnte più rock; l’assenza del basso, che libera i musicisti ritmicamente, e i colori dell’Hammond, che creano trame sonore personali e spesso imprevedibili.

Ogni traccia sembra avere una sua personalità e una direttrice propria: “Happiness” richiama il jazz-rock anni 70, “Traneing In” mescola (abilmente) country e modale, “Sundown” è ispirato agli estenuanti blues lenti del sud degli Stati Uniti, mentre “African Dance” (nomen omen)  è tutta basata su un trascinante riff tribale. La conclusiva e ipnotica “Union” mescola invece sound elettronici, una iconoclasta parte sui piatti di Stamenkovic, bordoni di chitarra e Hammond che creano atmosfere stranianti. 

Se amate la musica modale, le composizioni lunghe e ben sviluppate, i gruppi che sviluppano e modellano la musica attimo dopo attimo prendendo spesso direzioni imprevedibili: in questo caso Union è sicuramente un disco da non perdere.
(EM)