Sonia Schiavone
Wayne Shorter’s Legacy
Da Vinci, 2022
Da Vinci annuncia l’uscita di Wayne Shorter’s Legacy, il nuovo album di Sonia Schiavone.
Conosco da molti anni Sonia Schiavone, brillantissima cantante rivolese da sempre appassionata del cosiddetto “Great American Songbook”, cioè quel patrimonio del jazz mondiale costituito dalle “canzonette” americane scritte tra gli anni 20 e 40 da celebri autori come George Gershwin, Cole Porter, Rodgers & Hart e così via.
Sono rimasto dunque sorpreso ascoltando il nuovo lavoro di Sonia, un omaggio a Wayne Shorter, che è un artista straordinario: tra i migliori compositori della storia del jazz, direttore musicale del più celebre quintetto di Miles Davis, leader dei Weather Report insieme a Joe Zawinul, e mille altre cose.
In effetti il disco presenta temi che sono considerati veri classici del jazz moderno (“Speak No Evil”, “Footprints”), cantati impeccabilmente dalla Schiavone, che si dimostra perfettamente a suo agio anche nei mondi sonori più contemporary. Gli arrangiamenti sono originali e ben suonati da un gruppo che vede Aldo Caramellino al trombone, Cesare Mecca alla tromba, Donato Stolfi alla batteria, Fabio Gorlier al pianoforte, Stefano Profeta al contrabbasso e Gianni Virone a sax baritono, tenore, alto e soprano, oltre a clarinetto e clarinetto basso
In particolare i fiati sono arrangiati con gusto ed efficacia (spesso l’impressione è quella di ascoltare una big band, come per esempio in “Yes And No” o “Black Nile”), ma non mancano momenti più rarefatti ed evocativi (“Touches Of Colors”, “Miyako”).
Un disco particolarmente ben suonato e progettato, che omaggia impeccabilmente Shorter raccontando nuovi aspetti di Sonia Schiavone.
(EM)
Sonia Schiavone Wayne Shorter’s Legacy Da Vinci 2022 © Jazzespresso 2022
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