Stick Men
Owari
MoonJune, 2020
Owari è il nuovo album live degli Stick Men.
Il 26 febbraio del 2020 gli Stick Men – Pat Mastellotto alla batteria, Tony Levin allo stick e voce, Markus Reiter alla chitarra – con l’ospite Gary Husband alle tastiere, tutti nomi tra i più conosciuti del prog mondiale, si trovano a Nagoya (Giappone) per quello che doveva essere un lungo tour in Asia ma a causa della pandemia si riduce al solo concerto di quella sera.
La performance viene registrata e poi pubblicata lo scorso ottobre dalla MoonJune in questo nuovo album Owari (il titolo significa “la fine” in giapponese). Il disco è particolarmente interessante sia per l’a grande componente di improvvisazione nelle performance della band, sia per la presenza di Gary Husband, che “colora” i brani con nuove suggestioni.
Il disco presenta atmosfere molto ben curate, sempre a cavallo tra rock, prog e improvvisazione. Le tastiere di Husband si equilbrano bene con le chitarre e rendono la musica più eterea (“Hide The Trees”), e il gruppo alterna spesso ritmiche aggressive a parti più lievi e introspettive (la bella versione di “Lark’s Tongues In Aspic, Part II”).
Emblematica dell’intero lavoro “Prog Noir”: il brano si sviluppa con la sovrapposizione del riff/pedale di Levin, del riff ipnotico di tastiera di due note e dell’arpeggio discendente di chitarra su una classica progressione minore. Su questa base la voce declama, quasi parlando, il testo, creando atmosfere davvero da brivido che si mantengono intense – e spaventose! – per tutta la durata del brano.
Owari è un disco ben registrato e ben suonato, imperdibile se amate il mix di prog e improvvisazione, qui realizzato da autentici maestri della materia.
(EM)
Stick Men Owari MoonJune 2020 © Jazzespresso 2021
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